In base alle disposizioni contenute nelle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo emanate il 16 novembre 2012, le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo hanno elaborato un CURRICOLO VERTICALE, con particolare attenzione alle competenze disciplinari e trasversali di cittadinanza.
Le Nuove Indicazioni costituiscono un documento molto alto che aiuta a rimettere a fuoco l’orizzonte di senso verso cui la scuola nel nostro tempo deve tendere.
Una scuola viva che voglia parlare ai bambini e ai ragazzi non può ignorare la società in cui è calata ed è chiamata ad operare, una società ‘liquida’ caratterizzata da molteplici continui, repentini e cambiamenti, in cui si moltiplicano i rischi e le opportunità.

E’ evidente che, se il paesaggio educativo è diventato complesso, l’orizzonte si allarga fino a comprendere globalizzazione degli stili di vita, sovrabbondanza di informazioni, presenza di culture diverse, necessità dell’intercultura, riconoscimento delle differenze, diversità delle persone (disabili, stranieri, DSA, BES). Di conseguenza:
“La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle diverse forme di diversità, di disabilità o di svantaggio…La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il “saper stare al mondo”. E per poter assolvere al meglio le sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata ad occuparsi di altre delicate dimensioni dell’educazione… La scuola affianca al compito di ‘insegnare ad apprendere’ quello di ‘insegnare ad essere” (da Le Nuove Indicazioni – Cultura, Scuola, Persona)
Alla scuola si chiede in modo esplicito di svolgere la funzione inclusiva e quella educativa, partendo dalla centralità della persona e attutendo il miraggio di un efficientismo che talvolta oscura la dimensione antropologica dell’essere e dell’educare:
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e della complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione” (da Le nuove Indicazioni – Centralità della Persona).
Le Nuove Indicazioni puntualizzano che l’obiettivo cui deve tendere la scuola è l’educazione e che l’educazione passa attraverso la cultura racchiusa nei campi di esperienza e nelle discipline, accessibili tramite l’istruzione.
Perché i bambini e gli adolescenti possano costruirsi una propria identità e sappiano stare nel mondo, è necessario, però, che i saperi disciplinari siano interconnessi, essenzializzati ed integrino area umanistica, area scientifica e saperi emergenti realizzando il cosiddetto nuovo umanesimo, perché non c’è vera educazione che non passi attraverso l’istruzione come non c’è vera istruzione che non porti all’educazione.
E’ per questo che il focus delle Nuove Indicazioni è posto sulla scuola del Primo Ciclo di istruzione che, accogliendo alunni dai 3 ai 14 anni, è da considerarsi una scuola fondante nell’accezione letterale del termine, in quanto pone le fondamenta della persona dall’acquisizione delle abilità strumentali e dallo sviluppo delle capacità cognitive necessarie per affrontare la realtà, alla capacità di capire e governare il proprio mondo interiore e di relazionarsi con gli altri. In stretto rapporto con le famiglie, questo segmento scolastico contribuisce alla costruzione della coscienza di sé che accompagnerà, sostenendolo, lo sviluppo della persona nella complessità e mutevolezza del reale.
Entro tale ispirazione, la nostra scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa, offrendo un ambiente di apprendimento accogliente, sereno e stimolante e ricorrendo a metodi didattici capaci di attivare le energie e le potenzialità di ognuno.
I principi ispiratori del Curricolo d’Istituto sono i capitoli “Cultura Scuola Persona” – “Finalità generali” – “L’organizzazione del curricolo” delle Indicazioni Nazionali, in particolare, il riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza (allegato 2 del DM 139/2007, con modifiche) ed agli assi culturali in cui si articolano i saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione (allegato 1 del medesimo DM).
Il Curricolo elaborato dai docenti dell’Istituto si snoda attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’Infanzia e le discipline nella scuola del Primo Ciclo, prendendo come riferimento lo sviluppo delle competenze-chiave di cittadinanza trasversali, delle competenze di area disciplinare e dei traguardi di sviluppo delle competenze, conseguibili attraverso gli obiettivi di apprendimento in ciascuna disciplina.
Le competenze chiave di cittadinanza (allegato 2 del DM 139/2007, con modifiche) sono competenze trasversali a tutte gli insegnamenti da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria, si sviluppano nell’ambito di ciascuna disciplina e concorrono, trasversalmente, a promuovere le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva, lo sviluppo dell’inclusione sociale e la realizzazione nell’ambito occupazionale.
Tali competenze sono state ricondotte a otto:
- Imparare ad imparare
- Comunicare
- Progettare
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonomo e responsabile
- Risolvere i problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire ed interpretare l’informazione
Tuttavia, si lavorerà per porre in relazione i curricoli di tutti gli ordini di scuola anche allo sviluppo delle competenze-chiave europee, secondo la Raccomandazione del Parlamento Europeo del 2006:
- Comunicare nella madrelingua.
- Comunicare nelle lingue straniere.
- Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
- Competenza digitale.
- Imparare ad imparare.
- Competenze sociali e civiche.
- Spirito di iniziativa ed imprenditorialità.
- Consapevolezza ed espressione culturale.
I traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, rappresentano mete formative da raggiungere in modo prescrittivo per i docenti aiutandoli a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale del bambino e dell’adolescente.
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Costituiscono le tappe strategicamente necessarie per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.
I docenti dell’Istituto hanno operato collegialmente costruendo un percorso formativo innovativo che, partendo dalla valorizzazione dell’apprendimento centrato sulla persona dell’alunno e sulle sue esperienze, offre gli strumenti utili a sviluppare competenze chiave per la vita adulta dando senso a ciò che apprende.
In particolare, i docenti dell’Infanzia hanno distribuito e modulato i traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascun campo di esperienza durante l’arco dei tre anni di frequenza, adeguandoli alle diverse fasce d’età.
I docenti della Primaria e i docenti della Secondaria di Primo grado hanno ripartito le competenze disciplinari e trasversali, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento per ciascun anno scolastico (scuola primaria) e per biennio – classe in uscita (scuola secondaria di I grado), in modo da avere un quadro completo di riferimento per le programmazioni di ogni classe dell’Istituto e per l’individuazione degli indicatori e descrittori del registro e della scheda di valutazione, fondamentali ai fini della valutazione del processo di insegnamento-apprendimento.